Dolci

La focaccia pasquale a modo mio

Quando vivevo a Verona, per Pasqua, si mangiava sempre la colomba o le “Brasadele”, ciambelline preparate con un impasto simile a quello della frolla, magari imbevute in un buon bicchiere di recioto, vino tipico della mia zona.

Una volta iniziata l’università, vivendo con altre ragazze provenienti da altre città, mi è capitato di assaggiare dolci pasquali diversi.

Quello che più mi è piaciuto è la “Fugassa veneta”, dolce tipico della provincia di Vicenza. Si tratta di dolce lievitato, a metà strada tra la classica colomba e un pane dolce. E’ un dolce semplice, di origine contadina e molto soffice, adatto da mangiare sia a colazione che a merenda.

Visto che Pasqua è ormai alle porte ho pensato: perché non provare a preparare la focaccia pasquale?

Come al solito più che ai ricettari, mi sono affidata al mio istinto.

Ho infilato il grembiule e mi sono messa ad impastare.

Non è una preparazione molto difficile, ma richiede un po’ di tempo (deve lievitare almeno 24 ore) e un minimo di manualità. Ma non scoraggiatevi, se ce l’ho fatta io potete riuscirci anche voi!

Io ho usato il lievito madre per dare al mio dolce ancora più fragranza; se non lo usate, potete sostituirlo con un cubetto di lievito di birra: in quel caso però dovrete aggiungere più latte regolandovi voi in modo da ottenere un impasto non troppo duro (deve risultare piuttosto morbido).

 

 

 

Ingredienti per una focaccia di circa un chilo:

650 gr di farina 300 W (o manitoba) + 150 gr per il secondo rimpasto

90 gr di burro morbido

90 gr di latte intero non freddo

150 gr di zucchero

200 gr di lievito madre liquido (licoli)

3 uova intere da circa 60 gr l’una

30 gr di grappa al miele

50 gr di miele millefiori

La scorza grattugiata di un’arancia

1 pizzico di sale

¼ di cucchiaino di vaniglia in polvere

Latte e zucchero di canna per guarnire

Una forma di carta del diametro di 22 cm

Procedimento:

In una ciotola di vetro o ceramica metto il lievito, il latte e mescolo in modo che si sciolga per bene. Aggiungo lo zucchero, la farina ed inizio a impastare con le mani.

Aggiungo le uova, una alla volta, poi l’arancia grattugiata, il miele, il burro, la vaniglia, la grappa e per ultimo il sale. Impasto energicamente con le mani per qualche minuto. Non temete se l’impasto vi resterà attaccato alle mani deve restare piuttosto morbido.

Copro la ciotola con della pellicola e lascio lievitare in forno spento per almeno due ore.

Reimpasto poi, aggiungendo gli altri 150 gr di farina, in modo da ottenere un impasto più sodo ma comunque morbido (decisamente più morbido di quello del pane).

Copro nuovamente con la pellicola e lascio lievitare per almeno 8 ore nel forno spento, fino a quando l’impasto non sarà raddoppiato di volume.

Impasto di nuovo energicamente, aggiungo un po’ di farina, solo se necessario (l’impasto deve restare comunque molto morbido). Copro con la pellicola e rimetto nel forno spento; lascio lievitare per almeno altre 8 ore.

Traferisco nello stampo di carta e lascio riposare per almeno un’ora, sempre all’interno del forno spento.

Spennello la superfice con del latte e cospargo con un po’ di zucchero di canna.

Metto sul fondo del forno una bacinella piena d’acqua, inforno (nella parte bassa in modo che crescendo non tocchi la superficie del forno) a 170° per 25 minuti e poi abbasso a 160° per altri 15 minuti circa. Controllo la cottura con uno stuzzicadenti: se esce “pulito” la focaccia è pronta.

 

 

Con questa ricetta partecipo al contest:

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2 commenti

  1. ciao Silvia, grazie per questa bella ricetta…vado ad inseirirti, scusa il ritardo

    1. Silvia Richelli dice:

      grazie a te! a presto

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